La tardiva decisione di avviare lunedì prossimo il servizio di integrazione scolastica e gli asili nido, evidenzia in maniera chiara ed inequivocabile le difficoltà in cui si dibatte, ormai da anni, l’ambito territoriale sociale BR 1 che comprende il comune capoluogo e San Vito dei Normanni.
La “grana” integrazione scolastica si somma alle numerose altre inadempienze ed i ritardi che l’assessorato ai Servizi sociali del comune di Brindisi, l’organismo deputato insieme a quello di San Vito dei Normanni, alla gestione dei servizi socio-sanitari dell’ambito BR 1, ha accumulato nel tempo nel predisporre i programmi e l’organizzazione delle attività.
Siamo a conoscenza che anche altri ambiti sociali della nostra provincia inizieranno l’attività di sostegno in presenza degli utenti disabili il 28 prossimo, con la differenza che le decisioni sono state condivise ed assunte dopo una serie di incontri tra le parti in causa e, tra queste il Sindacato, qualche mese prima dell’inizio dell’anno scolastico senza provocare disagi ai bambini assistiti e preoccupazioni alle famiglie. Cosa che si sarebbe potuta realizzare tranquillamente anche a Brindisi se le richieste di incontro, da noi ripetutamente sollecitate, fossero state accolte in tempo utile. Per mettere una pezza alla situazione che si è creata abbiamo assistito ad un rimpallo, certo non edificante, di colpe tra chi doveva fare o autorizzare questo o quest’altro, con le scuse da parte del primo cittadino che, con un tardivo e discutibile comunicato finale, si è assunto “la piena responsabilità dei fatti quando questi sono indispensabili per la città””, come se questi doverosi atti SIANO UNA ECCEZIONE E NON LA REGOLA per TUTTI i pubblici amministratori.
Il Segretario generale UIL Antonio Licchello Il segretario territoriale UILTEMP Mimino Zuccaro